
Foligno - Politica, 09 Febbraio 2017 alle 12:06:13
Obiezione di coscienza in ospedale, Fgc Umbria: 'L'aborto è un diritto'
Il movimento giovanile comunista rivendica l'emancipazione della donna [Commenti]

Riceviamo e pubblichiamo dal Fronte della gioventù comunista dell'Umbria, sezione di Foligno:
Come FGC Umbria e come primario interesse della sezione Folignate, non possiamo rimanere indifferenti di fronte ad un accaduto come quello della sospensione di fatto del diritto di interruzione
volontaria della gravidanza presso l'ospedale pubblico di Foligno. Abbiamo aspettato un po' di tempo prima di esprimerci perché non vogliamo essere diluiti nel coro delle proteste a caldo, ma dare la dovuta centralità ad un fatto del genere cercando di costruire una solida presa di coscienza che si concretizzi con un supporto reale alla difesa di un diritto che a quanto pare non è tale indipendentemente dalle rassicurazioni delle autorità competenti. La media nazionale di medici e personale sanitario che non vuole praticare le IVG è del 70% e ci sono città in cui è assolutamente impossibile, visto che i medici e il personale sanitario obiettore di coscienza ammonta al 100%. una prospettiva agghiacciante e totalmente in contraddizione con l'apparente condizione di emancipazione etica in cui crediamo di trovarci. eppure è proprio questa la situazione dell'ospedale San Giovanni Battista di Foligno, una delle strutture ospedaliere più importanti della regione, che si è trovato a dover sospendere il servizio a causa della totalizzante presenza, all'interno del reparto, di medici che si dichiarano obiettori di coscienza. A quarant'anni dall'entrata in vigore della legge emanata per regolamentare e garantire un diritto, che in quanto tale, dovrebbe essere imprescindibile, ci ritroviamo nella condizione in cui, per poterne usufruire a pieno, è necessario perpetuare una sorta di "viaggio della speranza" costringendo così inevitabilmente sempre più donne ad andare alla ricerca da una regione all 'altra di una struttura pubblica che possa erogare un servizio che dovrebbe essere accessibile e gratuito. Ma quando se ne hanno le possibilità economiche si ricorre anche a cliniche private, strutture in cui spesso operano quegli stessi medici che si dichiarano obiettori di coscienza in un ospedale pubblico, contribuendo ad ingrassare le tasche della sanità privata. Quando però la donna non ha la possibilità economiche per accedere all' aborto, il rischio sarà quello che ricorra all' aborto clandestino, che invece la legge 194 avrebbe dovuto debellare. L'obiezione di coscienza svilisce la legge sull' aborto e come Fronte della Gioventù Comunista non possiamo che opporci! Il nostro impegno non può che essere costante nel difendere queste leggi, ma sappiamo anche che se vogliamo conquistare tutele e diritti maggiori abbiamo bisogno di organizzarci per portare avanti le nostre lotte: che sono le lotte di tutti i lavoratori e delle loro famiglie, delle classi popolari schiacciate sempre di più sotto il peso della crisi, e che di pari passo devono andare per ottenere finalmente l'effettiva emancipazione della donna, in una società più libera e giusta.
Commenti (1)
Commento scritto da Franco Santocchia il 10 Febbraio 2017 alle 06:01
Vero il 100% di obiettori a decorrere dal prossimo 3 marzo.
Falso che si debba andare in altre strutture in quanto sono stati reclutati professionisti non obiettori di altra struttura che vengono a Foligno per fare le sedute di IVG.