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Perugia - Salute e Sanita', 14 Ottobre 2021 alle 12:32:44

Centro di fisioterapia: soluzioni a lungo termine per il dolore cronico

A volte il dolore cronico è talmente insopportabile che non si trovano soluzioni. Invece, una soluzione molto intelligente è quella di rivolgersi a dei professionisti. In questo, Fisiosalus, centro di fisioterapia a Perugia, può essere


la soluzione migliore, quella definitiva. Ma capiamo, ora, meglio, che cos'è il dolore e come poter intervenire per curarlo.


I vari tipi di dolore


Il dolore non è unico come si pensa ma ci sono vari tipi di dolore differenti. Abbiamo, infatti, quello nocicettivo e quello neuropatico. Il primo è un dolore somatico, tissutale, un tipo di fastidio o dolore che attiva quelli che sono i ricettori specifici del dolore, appunto, che sono sensibili allo stimolo e si chiamano nocicettori.


Quello che è definito neuropatico, invece, è un dolore che è causato da danni strutturali oppure da alcune cellule nervose che non funzionano bene. In questo caso parliamo del sistema nervoso periferico e del sistema nervoso centrale. Entrambi questi tipi di dolore possono anche esistere insieme.


Un altro modo di classificare il dolore è in base alla durata dello stesso. Infatti quello che è definito dolore acuto è un dolore anche molto intenso che viene sentito dopo una lesione, una botta, una mazzata. Di solito è anche severo ma è di breve durata.


Quello che, invece, è definito dolore cronico è persistente o ricorre nel tempo. Infatti continua anche dopo quello che è il periodo di guarigione. In alcuni casi il dolore acuto può trasformarsi in cronico e può durare a lungo. Infatti può persistere il dolore perché persiste lo stimolo o perché peggiora la lesione che ha causato il dolore.


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Come si deve visitare il paziente?


Una valutazione accurata è importante per il paziente ma non coinvolge solo lui o lei in prima persona. Parliamo dei familiari, infatti. Ma anche dei caregivers o degli operatori sanitari.


In questa visita dobbiamo prenderci cura del paziente ma anche fare domande sulla durata e le caratteristiche di questo dolore, sulla diagnosi delle cause, sui trattamenti che sono stati già utilizzati. E non solo: bisogna anche pensare, fin da subito, all'impatto che ha il dolore sulla qualità della vita del paziente.


Quali terapie è meglio usare?


Ci sono varie terapie e vari approcci che si possono pensare per migliorare la condizione del paziente.


Parliamo di terapie farmacologiche, di terapie chirurgiche, di interventi cognitivo-comportamentali che possano aiutarci nello scopo.


Quelle che sono le terapie con i farmaci di solito usano gli analgesici, gli antidepressivi, i FANS, gli anti-epilettici o anche cannabinoidi o oppioidi.


Quelli che sono gli interventi non farmacologici comprendono sia la terapia fisica che quella cognitivo-comportamentale. Queste ultime cercano di gestire lo stimolo che porta al dolore e fanno parte di un piano a lungo termine che comprende anche le abitudini del paziente.


E per il dolore oncologico?


Il dolore che deriva da un tumore può essere acuto (soprattutto dopo un intervento) ma anche cronico se persiste nei mesi (in questo caso può essere più o meno forte rispetto alla malattia e alle cure). L'Organizzazione mondiale della Sanità ha stabilito nel 1996 che in presenza di dolore cronico da cancro ci sia subito un farmaco atto ad alleviarlo.


Questa terapia, detta del dolore, inizia con un analgesico leggero e segue il decorso della malattia con analgesici sempre più potenti se dovesse essere necessario.


Quali le terapie per il dolore cronico?


Nel dolore cronico è proprio il sistema nervoso quello che subisce maggiori condizionamenti. Ed è proprio questo il motivo per cui il dolore diventa insopportabile e sproporzionato rispetto al motivo per cui si è iniziato a provare male.


In questi casi il dolore non è più l'allarme di qualcosa che ci è accaduto ma diventa, esso stesso, una vera e propria malattia. Il dolore cronico ci porta a non riuscire a fare più cose anche semplici e quindi ci rende disabili. I professionisti a cui ci rivolgiamo utilizzeranno un approccio terapico sia farmacologico che psicoterapeutico.


Gli esperti decideranno anche la fisioterapia da fare, indagando le cause e la sintomatologia. In alcuni casi è utile anche la Scrambler Therapy che è una terapia non invasiva che ha una risposta molto rapida rispetto all'alleviare dei sintomi o anche l'azzeramento del dolore cronico.


Questa terapia potrebbe dare buoni risultati anche rispetto a dolori cronici che sono resistenti ai farmaci e che sono anche quelli che più rendono tragica la vita dei pazienti che ne sono affetti. Proprio per rendere migliori le vite delle persone che ci sono attorno e che soffrono di questo tipo di dolore è bene rivolgersi a persone che sono esperte nel campo e con cui iniziare una terapia che sia unica rispetto a quelle che sono le esigenze del paziente.


Un professionista, infatti, saprà molto bene trovare la strada giusta per rendere la vita della persona affetta dal dolore meno pesante. E questo è un bellissimo dono che si può fare a una persona vicina che sta male da tanto. 


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