
Foligno - Politica, 27 Giugno 2016 alle 18:56:30
Fils, Graziosi: 'I percorsi scelti erano altri e non quello della liquidazione'
L'ex consigliere del Pd, ora nel gruppo misto, spiega in una mozione il suo voto contrario. 'Chiedevo anche le dimissioni dell'assessore alle partecipate'

"Si chiede di ritornare sui propri passi e attuare tutti percorsi utili al fine di scongiurare la messa in liquidazione e scioglimento della Fils, in modo di dare continuità lavorativa ai 40 dipendenti e la continuità di svolgimento dei servizi comunali al cittadino che altrimenti potrebbero essere a rischio; l'istituzione di una commissione per accertare tutto ciò che è accaduto, visto che i consiglieri, che devono decidere, hanno avuto a disposizione il bilancio FILS soltanto il 17 giugno e le dimissioni dell'Assessore con delega alle partecipate, vista la mancanza totale di controllo sulla gestione e sul bilancio di esercizio della partecipata". E' questo in sintesi il contenuto della mozione che il consigliere del gruppo misto Elio Graziosiche ha presentato durante il consiglio comunale e che è stata bocciata. Ed è anche in sintesi il motivo per cui Graziosi ha votato conto lo scioglimento e la messa in liquidazione della partecipata comunale.
Graziosi nella sua mozione urgente ha ripercorso i dieci punti che sono statti sottoscritti sulla questione Fils lo scorso 17 maggio dalla maggioranza. Si parlava della perdita che avrebbe azzerato il capitale sociale e con le due strade da percorrere: "procedere alla ricapitalizzazione dell'azienda o messa in liquidazione della società. Ovviamente, motivi di salvaguardia occupazionale e di continuità dei servizi necessari alla città, impongono di prendere in considerazione esclusivamente l'ipotesi della ricapitalizzazione. L'operazione richiede contestualmente la predisposizione di un piano industriale sostenibile che garantisca la realizzazione dell'obiettivo del risanamento aziendale e il superamento definitivo dei problemi. Tutto ciò entro il mese di giugno".
Si diceva di "affidare al management aziendale una serie di obiettivi in un lasso temporale limitato allo scopo di verificare nel breve/medio termine la sostenibilità del piano industriale e la capacità di realizzarlo. Entro dicembre 2016 dovrà essere effettuato il primo monitoraggio". Delle soluzioni "prospettate dall'emanando decreto ‘Madia' sulle partecipate che consentirà di aprire il fatturato a soggetti esterni per un massimo del 20% realizzando in particolare sinergie con le altre società del perimetro pubblico. Appena pubblicato il decreto saranno tempestivamente avviati i lavori".
Fra i punti si parlava anche del "nodo dell'organico aziendale, valutando la possibilità di attribuire ad altre società a controllo comunale alcuni servizi con relativo personale. Tutto ciò nei termini dell'approvazione del piano industriale" e della necessità di "procedere ad una riorganizzazione della struttura tecnica comunale allo scopo di orientare i rapporti con la partecipata a criteri di maggiore efficienza. Il limite viene fissato nel mese di giugno 2016".
Si affrontava anche la necessità della "revisione generale dei contratti e dei disciplinari di affidamento dei servizi del Comune, standardizzando le condizioni generali, le modalità di remunerazione ed il sistema dei controlli. Il limite temporale viene fissato entro il mese di luglio 2016" e "di individuare in almeno due consiglieri comunali delegati l'elemento di raccordo istituzionale con la partecipata, allo scopo di incrementare la funzione di indirizzo e controllo trimestrale degli obiettivi e risultati aziendali".
Fra i punti anche "l'indispensabile il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali", la "valutazione entro il mese di giugno della modifica del contratto di lavoro passando dal contratto ‘enti locali' al contratto ‘edili' a 40 ore mensili, con maggiore flessibilità di utilizzo del personale. Si parlava anche dell'alienazione dell'immobile di via IV novembre, sede Vus, "allo scopo di abbattere il debito della società" e "della rinegoziazione del mutuo ipotecario contratto nel 2006 per l'acquisto della sede di via Cataleni, dimezzando l'importo della rata bimestrale corrisposta alla banca creditrice. Con ciò verrebbero liberati circa 18.000 euro a bimestre, decisivi per avviare la ristrutturazione aziendale".
"I punti elencati - spiega Graziosi - dovevano essere attuati entro il mese di giugno, è evidente pertanto che a fronte di altre analisi effettuate si è scelto di non portare avanti questa ipotesi, percorrendo tutt'altra strada e arrivando a proporre lo scioglimento e messa in liquidazione della società Fils".